Il Blog di Diego Mosna

  • Diego Mosna

    01 ottobre 2013

    Il Blog di Diego Mosna

    5 Commenti

    I sindacati mi bocciano? Me ne farò una ragione. Solo che, da quanto capisco leggendo le cronache, mi hanno bocciato senza interrogarmi. Sì, perché loro ieri mattina - senza invitarmi - hanno convocato una conferenza stampa  per rendere pubbliche le loro proposte e, da quanto vedo, soprattutto per “bocciare” me e la mia coalizione. Però, sempre ieri nel primo pomeriggio, su mio invito, ho incontrato le tre Confederazioni sindacali per ascoltare le loro proposte e presentare le mie. Ho detto ai sindacalisti che tra i miei obiettivi c’è quello di avviare un confronto per arrivare ad una contrattazione collettiva locale, diciamo pure autonomista. Questo in linea con la nostra idea di un’Autonomia sempre più ampia. Ed a me pare ovvio che, in un disegno di autogoverno completo e quindi responsabile, la possibilità di decidere qui le regole e i diritti del lavoro sia centrale. Altra idea che ho proposto al sindacato: destinare una quota stabile dei risparmi che riusciremo a fare sulla spesa corrente della Provincia e degli enti pubblici al sostegno dei redditi più bassi. Questo perché molte delle possibilità di attuare risparmi passano proprio attraverso il consenso dei sindacati. Quindi, il principio è questo: aiutateci, meglio sarebbe dire aiutiamoci, a risparmiare e così possiamo trovare risorse da destinare ai redditi più bassi. Proposte concrete che forse meriterebbero qualche ragionamento. Invece, mi sono preso del “Berlusconi", perché ritengo che il Trentino sia la nostra impresa. Ma scusate? Riformare la nostra Autonomia per metterla a livello dei Paesi europei più avanzati come le vicine Austria e Svizzera, è o non è un’impresa?
    Comunque, continueremo a parlare con i lavoratori come abbiamo fatto fino ad ora, se le burocrazie sindacali preferiscono tirare i remi in barca. Ma sia ben chiaro: noi rimarremo disponibili ed aperti, non avremo preclusioni di sorta nella collaborazione, quando si tratterà di migliorare il nostro modello territoriale di relazioni industriali e sociali. 

    Diego Mosna

5 Commenti

Cgil Cisl Uil del Trentino Il: 02 ottobre 2013 alle 23:12:16Rispondi

Cgil Cisl Uil del Trentino

Accettare la critica, il sale della democraziaE' difficile per chiunque accettare le critiche, ma è un dovere per chi decide di servire i cittadini partecipando alle competizioni elettorali (non sappiamo ancora se anche rappresentandoli dai banchi del prossimo consiglio provinciale). Perché la critica – quella sul metodo e sul merito – è il sale della democrazia e non la si può liquidare dileggiando chi se ne fa portatore.Cgil Cisl Uil hanno contestato un metodo e una scelta del candidato Diego Mosna. Il metodo riguarda il ricercato parallelismo tra il governo pubblico e la conduzione di un'impresa privata, sottolineando come in Italia un leader politico, Berlusconi, abbia abusato di questa metafora con risultati pessimi per il Paese. Bene quindi che Mosna si dissoci da quel modello. Perché il Trentino non è un'azienda.Ma abbiamo anche criticato il fatto che lo stesso candidato presidente abbia più       volte confermato la volontà di non partecipare alla vita del consiglio provinciale dai banchi dell'opposizione se la sua proposta fosse bocciata dai cittadini il prossimo 27 ottobre. Per il rispetto che nutriamo verso le istituzioni dell'Autonomia, confidiamo che Mosna cambi idea anche su questo tema.Venendo al merito, non abbiamo mai bocciato in toto il programma della coalizione di Mosna, Grisenti, Viola e Borga. La proposta di dar vita ad un patto sociale, proposta comune a quella contenuta nel programma del controsinistra autonomista, e la volontà di dare spazio alla concertazione riteniamo siano aspetti molto positivi.Sulle proposte per il welfare avanziamo legittime perplessità. Oggi Mosna conferma il reddito di garanzia che nel suo programma non trovava spazio, ma       resta scettico sugli ammortizzatori sociali. La delega e le risorse che servono per attuarla sono per noi un investimento, non spesa pubblica infruttuosa. Servono a proteggere lavoratrici e lavoratori e le loro famiglie dagli inevitabili processi di ristrutturazione e di rigenerazione del tessuto produttivo in questo difficile quadro congiunturale. Servono in primo luogo alle aziende che possono investire e progettare il proprio futuro in un contesto di maggiore coesione sociale. Servono al sistema produttivo per godere di forza lavoro abituata ad usare il passaggio da un impiego all'altro per riqualificarsi. Senza un sistema moderno di ammortizzatori sociali, simile a quello del mondo tedesco, processi come quelli in atto alla Whirlpool di Spini, per esempio, sarebbero molto più complicati e dolorosi.Quindi a Mosna chiediamo di fare delle scelte. Se le risorse pubbliche calassero, non è detto che si debba razionalizzare la spesa partendo dal taglio del welfare.       Si potrebbero limitare le riduzioni fiscali alle imprese o tagliare i contributi pubblici alle attività economiche che non sempre hanno dato evidenza di consentire un reale aumento dell'occupazione. Se invece si vuole ragionare sull'efficienza della spesa di welfare siamo pronti a discutere: condizionalità nella percezione dei sostegni al reddito, attivazione del disoccupato, formazione e riqualificazione sono temi che abbiamo posto noi all'ordine del giorno.
Un'ultima nota. Siamo pronti anche a ragionare su un'estensione della contrattazione territoriale. Si tratta di una novità che non è contemplata neppure dal programma dello stesso Mosna, ma che come sindacati abbiamo       sostenuto prioritariamente nel nostro documento unitario. Si parta quindi subito dall'accordo quadro con le associazioni datoriali da noi proposto su organizzazione del lavoro, produttività, formazione continua e bilateralità. E soprattutto si inizino a rinnovare i contratti territoriali come quelli del commercio e del turismo, che da anni languono senza trovare mai una soluzione.

Paolo Burli (Cgil del Trentino), Lorenzo Pomini (Cisl Trentino) e Walter Alotti (Uil       Trentino)

Diego Mosna Il: 03 ottobre 2013 alle 09:13:04

Diego Mosna

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

guida luciano Il: 03 ottobre 2013 alle 00:34:57

guida luciano

convengo con lo scetticismo su gli ammortizzatori sociali del sig Mosna e lo trovo più che giusto,, in quanto lor sig sindacati, forse non sanno che la grandissima parte di operai che percepiscono gli stipendi degli ammortizzatori, o disoccupazione (che sono soldi di noi operai) poi vadano anche a lavorare in nero con altri lavori, a volte anche per la stessa azienda e così facendo si beccano doppia paga, come non sanno che molte aziende se ne approfittano appunto di questo metodo speculativo.
se posso lanciare un idea, trovo più giusto che chi percepisce denaro dagli ammortizzatori sociali, o disoccupazione, venga integrato nei lavori comunali, sociali o quant'altro, in attesa di un altro lavoro, sarebbe anche ora di finirla di regalare soldi su queste speculazioni che fanno un danno al nostro tessuto sociale, provocando ingiustizie sulla società, o di un operaio (che come me) prende meno di un cassaintegrato, e costretto a lavorare, mentre c'e invece chi percepisce soldi per stare a casa e ci specula pure sopra, o se per lo meno che ci sia una forma di controllo più accurato per non far più che questa metodologia ormai diffusa in tutta italia, e anche nella nostra provincia, venga arginata.
è ora di finirla di sviluppare approfittatori o parassiti della società, con soldi pubblici.
giusto invece un sostegno al reddito, in quanto aiuterebbe le famiglie ad avere un potere di acquisto più adeguato, ma regolato, e controllato, specialmente in proporzione, in quanto oggi come oggi il sostegno del reddito fatto da dellai andava a premiare chi non ne aveva bisogno, e lasciava scoperto viceversa chi veramente soffriva, proprio come la politica di ristrutturazione del sig ugo rossi, dove per ben 3 volte ho fatto la domanda, ma rifiutata, perché troppo povero per il coefficiente icef, e il paradosso, che mi sono sentito dire...troppo ricco per un reddito di garanzia perché avevo la casa.... sono 17 anni che vivo in trentino, e fino ad oggi, non ho ancora visto un decreto che vada per il verso giusto, ne da parte della politica, e nemmeno da parte dei sindacati, tanta burocrazia tra denuncia dei redditi, icef, domande ecc... ecc.. per poi scoprire che vai a prendere 180 euro ogni 2 mesi, con due figli e moglie pur percependo circa 13mila euro netti tra me e mia moglie, e pagando anche un mutuo, e poi vieni a scoprire che un extracomunitario percepisce 2000 euro al mese (non sono razzista intendiamoci) non facendo nulla perché poverino è disagiato con 3/4 figli che ha portato dal marocco ( e poi rispediti al paese) proprio per prendere questi soldi per poi mantenerli al loro paese con pochi euri... bella questa politica, mi piace sempre di più, dove noi che abbiamo ricostruito l'italia del dopo guerra, ora contiamo meno di uno appena arrivato, e siamo trattati come una zavorra perché cinquantenni, e non ti danno nemmeno un lavoro serio, e non è una novità che voi sindacati tutelate più loro che noi, ma guai a dire tutte queste cose, perché poi si passa per xenofobi, vero?
distinti saluti

guida luciano


facile parlare e sentenziare quando non si a la minima idea di cosa sia la realtà delle cose.

guida luciano Il: 02 ottobre 2013 alle 23:27:01

guida luciano

accettare una critica è un conto, fare pubblicità elettorale è un altra...e voi come sindacati consapevolmente sembra proprio che l'avete fatta intenzionalmente, non è una novità che i sindacati perdano di giorno in giorno sempre più consensi dei lavoratori, che non credono più nel vostro operato, ma questo perché siete voi...sindacati che non credete più nemmeno in quello che fate, visto che ormai vi siete adeguati politicamente, e se non ci fossero extracomunitari, che vi tengono in vita, come facciata sindacale con le loro adesioni, sareste già morti e sepolti, non per nulla voi sindacati, vi siete soprasseduti sviluppando acli ecc..ecc.. che stilano documentazioni per icef ecc..ecc.. pagati dal potere dellaiano e dai soldi pubblici invece che tutelare gli operai.

avete sempre accettato contratti convenienti al presidente della regione proprio per non dargli contro, quando si trattava di contratti pubblici, un esempio, ve lo posso fare con i contratti stagionali agricoli dei lavori socialmente utili, dove è solo una facciata, visto che vengono sfruttati come lavoratori normali, dove si fanno traslochi, aiuti ad imprese, lavori rischiosi ecc.. ecc.. dove non sussiste nessun contratto, tranne 2 pagine incomprensibili, che spiegano doveri, ma non diritti, e dove gli operai percepiscono 3,80 euro l'ora nette, perché omnicomprensive di ferie liquidazione e spettanze, e dove voi, sindacati avete controfirmato, insieme a cooperative e provincia, senza nemmeno tanta fatica
questi operai sono senza tutela, costretti a fare lavori non di competenza, sfruttati da cooperative e comuni, costretti a lavorare con i propri mezzi, e senza rimborsi, e dove ogni giorno i preposti, comuni e cooperative pretendono sempre di più, guai a lamentarsi, si subiscono ricatti, di non avere nemmeno quel misero lavoro sottopagato, e dove non esiste nemmeno un inquadramento (non sono ne carne e ne pesce, un contratto fittizio tanto per...)
costretti poi di inverno fare la fame perché godono di una disoccupazione agricola, che viene erogata a luglio dell' anno dopo... mentre d'inverno si vive senza un cent, ora ditemi, è questa quella che voi chiamate tutela degli operai? e si che lo denunciato più volte, ma magari ignorate di non sapere per comodità... perché bensi' che abbia denunciato più volte, non si è mai mossa mai nemmeno una foglia... per cambiare qualche cosa.
certo, parlate bene , ma poi razzolate molto male, e poi, lasciate al loro destino tutti gli operai con la scusante della crisi, e stilate contratti da fame.
e ora venite a parlare di doveri e servire i cittadini? dovreste vergognarvi
fa benissimo mosna ad affermare che se non vincesse a questa competizione elettorale si ritirerebbe, stare alla minoranza con la triade è solo tempo perso che non servirebbe a nulla, lo si è visto con la minoranza di questa legislatura...moltissime denunce dove il vostro servitore dellai si tappava le orecchie senza fare nulla, e voi non avete mosso un dito contro le perdite dei posti di lavoro, che dellai mieteva, vedesi sanità, dove ugo rossi ha fatto tagli senza che nessuno fiatasse, mentre voi stavate impassiti a guardare, e quando imploravano il vostro aiuto, quello che sapevate dire... purtroppo è la crisi.
parlate e criticate il modello Berlusconi all sig mosna, quando poi voi stessi ne facevate parte consapevolmente o inconsapevolmente... quindi di che state parlando? si scorge lontano un miglio che la vostra è solo una scusante per pilotare voti e fare propaganda elettorale verso la continuazione dellaiana... perché ovviamente da quella parte è una sicurezza di continuazione di metodo, mentre dalla parte del sig.mosna è un incognita,
quindi... evitate, e incominciate a fare le cose serie e sopra tutto incominciate a sapere cosa vuol dire tutela dei cittadini...
distinti saluti

guida luciano

guida luciano Il: 02 ottobre 2013 alle 22:41:21Rispondi

guida luciano

tempo perso parlare con i sindacati, in quanto fedeli a patt upt pd (ovvero la triade) inutile affermare che era già preventivato a tavolino dalla triade, screditare e trovare un escamotage per cercare di deviare voti, non è una novità che i sindacati siano venduti alla politica dellaia, e siano tutti nel libro paga della triade, e ora fedeli al delfino ugo rossi, dopo dellai.
trovo scabrosa l'inventiva che i sindacati facciano propaganda elettorale per deviare voti, quando dovrebbero essere imparziali, e fedeli hai lavoratori, ascoltando proposte, senza sentenziare, ma sappiamo tutti, come è strutturata la fariginosa macchina creata da dellai & company.
quindi ci siamo abituati, tanto che ormai in pochi credono ancora nei sindacati.

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