Il Blog di Diego Mosna

Nel corso delle sedute di martedì 14 e mercoledì 15 ottobre, il Consiglio provinciale ha discusso una mia proposta di mozione sul tema della “Valutazione dei titoli di servizio dei docenti della formazione professionale”. Scopo di tale iniziativa era la rimozione di quei limiti nell’attribuzione dei punteggi concernenti i titoli di servizio, che attualmente penalizzano fortemente i docenti della formazione professionale rispetto ai colleghi dell’istruzione nella formazione delle graduatorie ai fini dell’inserimento nella II e III fascia delle graduatorie d’Istituto. Su tale argomento, a fronte di un riscontro inizialmente negativo, abbiamo avviato una mediazione con la Giunta provinciale che ci ha condotto al raggiungimento di un primo significativo obiettivo.

Un primo, importante passo verso quel riconoscimento della pari dignità tra istruzione e formazione professionale che, espressa in forma legislativa già 8 anni fa nella “Riforma Salvaterra” (legge provinciale n. 5 del 2006), è ancora lontana dal tradursi compiutamente per assenza o contraddittorietà di quegli atti amministrativi che avrebbero dovuto sostanziarla. Questo il senso dell’approvazione il 15 ottobre da parte del Consiglio provinciale della proposta di mozione che ho presentato, relativa alla “Valutazione dei titoli di servizio dei docenti della formazione professionale”.
Dopo un iniziale parere negativo della Giunta circa la praticabilità del dispositivo originario, si è fatta strada un’ampia condivisione circa la necessità di evitare che tecnicismi difficilmente comprensibili precludessero il raggiungimento di un obiettivo largamente condiviso tra le file dei consiglieri, sia di minoranza sia di maggioranza. A nome della Giunta provinciale, l’Assessore Gilmozzi si è fatto carico di proporre un’ipotesi di mediazione che impegni l’esecutivo di Piazza Dante a compiere un primo concreto passo coerente con gli obiettivi sottesi alla mia proposta. Ciò attraverso l’eliminazione del tetto dei 24 punti in tema di valutazione del servizio di insegnamento prestato negli istituti di formazione professionale ai fini dell'inserimento nelle graduatorie di Istituto di II e III fascia delle scuole a carattere statale. L'impegno è a valutare "tale servizio in un'ottica di maggiore uniformità con i servizi prestati nella scuola provinciale", già a partire dall'anno 2014/2015. Tale innovazione risulta particolarmente significativa, perché rimuove da qui in avanti quel vincolo che fino ad ora limitava ad un punteggio massimo corrispondente a soli 4 anni la valutazione del servizio dei docenti della formazione professionale. La mediazione sottopostaci dalla Giunta ha trovato anzitutto il mio assenso, in qualità di proponente la mozione. Sottolineando l’importanza della formazione professionale come parte essenziale del sistema educativo provinciale, ho espresso forte apprezzamento per la mediazione raggiunta e per la piena condivisione del Consiglio circa la necessità di avviare quel lavoro di regolamentazione amministrativa che dovrà dare piena attuazione ai principi già esplicitati nella “Legge Salvaterra” e in numerose disposizioni successive. Nel corso del dibattito sono intervenuti anche i Consiglieri Giovanazzi, Viola, Civettini, Fasanelli e Degasperi e la Consigliera Bottamedi. Da parte di tutti è stata espressa piena condivisione del testo emendato, con l’auspicio che l’impegno che la Giunta si assume, oltre a tradursi in tempi brevi sul piano amministrativo, segni anche l’inizio di una stagione di provvedimenti che concorrano alla piena realizzazione dei principi contenuti nella “Riforma Salvaterra”.
Nel chiudere la discussione, l’Assessore Gilmozzi ha parlato di atto politico forte, che impegna seriamente la Giunta.
La proposta di mozione, emendata nei termini esposti, è stata approvata all’unanimità.

Diego Mosna