Il Blog di Diego Mosna

Ecco altre risposte alle domande che mi vengono poste ogni settimana sui vari Social Network. Sono sunti su cui andrebbe ovviamente fatto un approfondimento specifico ed allargato. Rinnovo il ringraziamento per l'attenzione e la disponibilità a offrire il mio punto di vista su qualsiasi questione mi sottoporrete.

La risposta a Giulio Lunelli (via facebook)
Buongiorno, dal suo programma leggo: 2.4 Inserire e calmierare “tetti salariali” per coloro che operano nella Pubblica Amministrazione, disincentivando - con l’esempio e la possibilità di raffronto - un mercato del lavoro soggetto a retribuzioni manageriali talvolta eccessive. Bene ! E’ possibile sapere le cifre? Grazie
“Giulio, ho in mente che cinquemila euro mensili siano una soglia più che decorosa per Presidente e consiglieri. Sui dirigenti pubblici, aspetto di avere dati completi (non sempre facili da reperire; lasciami usare un po’ di cautela perché alcune situazioni sono davvero complesse), ma penso che un minimo di buon senso ed equità ci obblighino a tenere l’asticella comunque sotto i 100 mila euro annui netti, da superare solo in presenza di risparmi/efficienza realizzata nei costi di apparato. Attenzione anche ai benefici che maturano in termini di fine rapporto: prestazioni superiori ai 3.000 Euro mensili sono un lusso che non potremo permetterci”.

La riposta a Enzo Boso (via facebook)
Mi sorge spontanea una domanda: ma il PATT chi porterà a Trento, visto che oramai si è romanizzato, ah certo...gli altri tre dell'Ave Maria; ieri uno si è spinto fino a Bieno alla festa del radicchio (Tonini): ne sentivamo proprio la mancanza ....        
“Caro Enzo, non so chi porteranno da Roma e non voglio saperlo. Lasciami confermare: noi ci poniamo davvero su un altro piano. La nostra serenità deriva non da qualche stella, ma dall’impegno della società civile per un cambiamento non piu’ rimandabile”.

La risposta ad Antonio De Carli (via facebook)
IMU PRIMA CASA, grazie PD, nonostante le promesse (!!!) quando si è a corto di soldi si colpiscono case, scuola, sanità, imprese. Non so se è chiara la follia creativa del PD, che è riuscito a immaginare di far pagare l'IMU al titolare di un immobile con una rendita di Euro 750,00 e di esentare quelli sotto questa soglia. Per la maggior parte di queste NON si tratta di case di lusso (non sono ville, castelli, o attici) ma prevalentemente di abitazioni per famiglie numerose (e nota bene 95% famiglie italiane). L'attuale proposta è una follia elettorale su cui fino adesso non ho sentito alcun dissenso all'interno del PD, anzi gimkane per spiegare l'inspiegabile. Per inciso il Ministero (mi viene detto) aveva proposto di alzare la soglia della rendita (almeno a 1000 euro), ma il PD ha preferito questo alambicco masochistico. Povera Italia.
“Caro Antonio, sto leggendo proprio stamattina le misure della “coraggiosissima” legge di stabilità varata stanotte, e riesco a stento a trattenere la rabbia nello scorrere termini come Trise, Tasi e Tari (dopo MESI di dibattito inutile sull’ IMU). Piu’ vado avanti nel nostro progetto, e più mi rendo conto che nella stragrande maggioranza degli argomenti caldi dell’asse fisco-famiglie-impresa ci sarebbe da ripartire da zero (radendo al suolo gli alambicchi masochistici, come li chiami tu), ragionare e reimpostare il tutto. Qualsiasi norma esca da questo processo sarà meglio di quanto stiamo rabberciando. Con i compromessi di basso cabotaggio non ne usciamo, e andiamo a peggiorare ulteriormente il quadro, soprattutto in termini di semplicità ed equità”.  

La risposta a Lia Zanotelli (messaggio privato su Facebook)
Buonasera sono una donna impegnata anche per Lei, chiedo per questa straordinaria calamità ci sarà qualche futuro aiuto per i contadini in questo anni già duramente disastrati?
“Lia, ho visto con i miei occhi i danni provocati dagli ultimi eventi. Non posso che essere solidale, ed impegnarmi personalmente affinchè i danni ambientali non mettano in crisi famiglie ed agricoltori. Ne va dell’integrità e dell’equilibrio del nostro territorio. Abbia fiducia”.

La risposta a Gaiba Rames (via facebook)
E' noto che io voto Diego Mosna, persona che stimo moltissimo. Voglio però, perché la buona politica deve anche essere onestà intellettuale, esprimere solidarietà al dott. Lorenzo Baratter per l'attacco volgare e non credibile che ha ricevuto dal sig. Giacomo Bezzi, che noi trentini ben conosciamo, e da un tal, sconosciuto, sig. Luca Bazzanella. (in relazione al seguente articolo http://www.ladige.it/articoli/2013/10/13/si-alzano-toni-forza-trentino-attacca-baratter)
“Concordo pienamente. Come ho detto in varie occasioni: se la dialettica politica a livello locale sposa l’approccio della nostra politica nazionale (vale a dire: la triste battaglia dei talk show, delle minacce e delle dichiarazioni roboanti), possiamo starcene tutti a casa. Il dibattito deve SEMPRE e COMUNQUE rimanere sul filo dell’ascolto dell’avversario, dell’onestà intellettuale e della sobrietà. Io, con le mie liste, non mi farò certo coinvolgere da questo clima (e avrete notato l’assenza di reazioni in alcune occasioni, in cui non aveva davvero senso ribattere, per rispetto dell’intelligenza dei cittadini)”.

La risposta ad Andrea Viliotti (via twitter)
I Trentini che si sono rotti le ossa in giro per il mondo sarebbero orgogliose di questo Trentino?
“I Trentini che si sono fatti in quattro per lavorare a livello internazionale, e che hanno saputo adattarsi e sacrificare in contesti culturali diversi dal proprio, temo che provino qualche brivido. UN Trentino mediocre che non riesce a dare un senso alla parola AUTONOMIA, sposandolo con la capacità di eccellere, non può che provare un sentimento di sconfitta. E le risorse dedicate a sterili strutture piuttosto che allo sviluppo, per stare al passo con i paesi migliori, grida vendetta”.

La risposta a Marcello Delucca (via twitter)
“Gli incivili fanno lievitare costi": e bonificare amianto in sue proprietà?
“Buongiorno Marcello. Le mie aziende sono amianto-free 100%, e lo sono da tempo. Questo è un altro aspetto su cui il nostro Trentino dovrebbe ritagliarsi un marchio di eccellenza, e fare da esempio”.

Diego Mosna

(4 – continua)