Il Blog di Diego Mosna

  • Diego Mosna

    11 luglio 2014

    Il Blog di Diego Mosna

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    Come non condividere l’intervento del collega Walter Viola, che ci aiuta, anche a futura memoria, a ricostruire esattamente come si sia effettivamente arrivati ad una riforma delle indennità e dei vitalizi alquanto distante dai roboanti impegni assunti pochi mesi fa dai vertici di Provincia e Regione!

    Diego Mosna

     

    Spinto dalle troppe falsità e da atteggiamenti a dir poco farisei, sono costretto ad intervenire sulla questione dei vitalizi. E lo faccio per dire, anzi per ricordare, che questa “riforma” in materia di indennità e vitalizi è stata l’unica ad essere stata approvata solo con i voti della maggioranza. Ricordo infatti che ben cinque sono stati gli interventi legislativi in sede regionale negli ultimi 10 anni in materia prima della legge della scorsa settimana e mai si è trattato di norme approvate dalla sola maggioranza, ma hanno avuto sempre un consenso ben più ampio. Cosa che non è accaduta per la recente norma proprio per l'atteggiamento della maggioranza. Maggioranza che, di conseguenza, dovrebbe avere almeno la dignità di difendere la propria scelta e di assumersi uno straccio di responsabilità. Invece, sembra che lorsignori, vista la nuova ondata di polemiche, non c’entrino nulla o perlomeno poco con le norme che hanno votato. I consiglieri della maggioranza, anche in questo caso, si sono resi conto di cosa hanno votato? A leggere le dichiarazioni di oggi della segretaria dell’Upt e di quelle a caldo della segretaria del Pd qualche dubbio mi viene. Anzi, sembra, a sentire Donatella Conzatti e Giulia Robol, che qualche energumeno abbia fatto violenza ai bravi, attenti e democratici consiglieri di Pd e Upt costringendoli a votare con appello nominale gli emendamenti oggi contestati. E’ lecito chiedersi: Le segretarie hanno saputo l’esito della votazione dai giornali? Sono cadute dalle nuvole o dal più modesto pero? No, la verità è questa: si vuol far passare l’idea che questa riformicchia è figlia di nessuno. Che è di padre incerto e (è impresa dura dimostrarlo) che incerta è anche la madre. Che trattasi del prodotto malriuscito dell’ostruzionismo del collega Poder.

    Risultato: la proposta dell’Ufficio di presidenza è stata peggiorata ed è stata introdotta la possibilità di ottenere il vitalizio a 60 anni ai consiglieri che hanno tre legislature alle spalle. E qui ricordo, e sottolineo tre volte, che a questo emendamento (in una votazione a chiamata nominale) abbiamo convintamente votato contro. Ripeto e risottolineo: abbiamo votato contro i 60 anni! La nostra astensione sul testo complessivo di questa riforma, poi, è stata motivata dal fatto che il testo uscito dall’Ufficio di presidenza e voluto anche dalla maggioranza e parte della minoranza, sul quale avevamo espresso il nostro consenso, è stato sfigurato dalla commissione, ma soprattutto dall’Aula. Non solo, il centro sinistra ha ceduto ai ricatti di chi ha voluto difendere alcuni privilegi, cercando poi, maldestramente, di gettare le responsabilità su tutti. Non è così, signora Conzatti e signora Robol, la responsabilità di questa brutta pagina è delle forze politiche che rappresentate e della Giunta regionale che appoggiate. Tant'è che solo  la maggioranza ha votato questa legge. Una brutta pagina che non fa certo ben sperare per le riforme necessarie alla nostra Autonomia e alla nostra gente e soprattutto per far fronte alla crisi non solo economica che morde la nostra comunità provinciale.

    Cons. Walter Viola

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