Il Blog di Diego Mosna

  • Diego Mosna

    08 luglio 2014

    Il Blog di Diego Mosna

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    Riporto qui, nello spazio abitualmente occupato dalle mie riflessioni e considerazioni, un editoriale apparso ieri sul quotidiano “l’Adige”, che ho trovato molto interessante e assolutamente condivisibile, perché affronta l’annoso tema del completamento dell’autostrada della Valdastico secondo una prospettiva diversa rispetto a quella cui siamo abituati e che ha portato ad una cristallizzazione ideologica delle posizioni pro o contro, dalla quale sembra impossibile uscire.
    Mariano Giordani, già sindaco di Villalagarina, invita tutti a ragionare su quali possono essere i risvolti di tale opera per Rovereto e per la Vallagarina, nella prospettiva del rilancio – economico, turistico e culturale - di una città e una valle in forte crisi.
    Ho avuto modo di calcolare durante un viaggio qualche giorno fa che il completamento della Valdastico ci consentirebbe di spostarci da Schio in Vallagarina in pochi minuti, mettendoci rapidamente in contatto con aree tra le più produttive del nostro Paese. Abbiamo bisogno di azioni concrete per sostenere l’economia, le imprese e il lavoro e ne abbiamo bisogno adesso! Il tunnel ferroviario del Brennero è un’opera straordinaria e di grande valenza sul piano commerciale, ma – al di là della tempistica della sua realizzazione -non deve essere usato come pretesto per impedire la realizzazione di qualcosa di totalmente diverso, un’arteria stradale che si sviluppa su un tracciato di massima rapidità per il collegamento con una delle aree produttive più importanti d’Italia, garantendo inoltre un alleggerimento del traffico in quella Valsugana che di troppo traffico sta soffocando.

    Diego Mosna

     

    O la Valdastico o il declino

    Come non condividere lo sconforto di Giuseppe Gottardi (l'Adige 18 giugno) «nel vedere la miopia dell'ambiente roveretano che si farà rubare quest'ultima possibilità» e cioè la Valdastico con uscita a Rovereto, occasione unica per rilanciare economicamente una città e una valle in profonda crisi.
    Ora, se è vero come ci ammonisce Gottardi che la Valdastico in Trentino prima o poi «si farà senza se e senza ma» è bene considerare che questa può assumere una diversa rilevanza se incrocerà con l'Autobrennero nei pressi di Trento o a Rovereto dove si manifesterebbero delle potenzialità straordinarie dai risvolti economico-turistico-culturali incalcolabili, tali comunque da proiettare la Città della Quercia verso quella rilevanza europea che gli è stata propria nel passato per alcuni secoli. La storia ci rivela come siano state piuttosto numerose le città che hanno legato la propria fortuna ad una strada ed anche Trento ne è un esempio.
    Infatti la Tridentum romana deve la propria originaria importanza storica dall'essere stata sede privilegiata della convergenza di quei due rilevanti tronconi stradali commerciali e militari della famosa Claudia Augusta, l'uno proveniente da Altinum sulle sponde dell'Adriatico e l'altro a sud da Hostilia. Classificabile tra le più strategiche direttrici dell'impero romano la Claudia Augusta proseguiva poi da Tridentum verso nord fino a Augusta Vindelicum, l'odierna Augsburg, per fermarsi quindi sulle rive del Danubio.
    Certo oggi la mobilità si è modificata e se Trento ha assunto una nuova propria identità politica economica e culturale radicata nel contesto dell'Autonomia, il collegamento con il Veneto può ancora rivelarsi nuovamente strategico per un'altra città, quella di Rovereto che diversamente ha perso la propria prestigiosa identità storica ed è quindi costretta oggi a reinventarne una nuova pena l'inesorabile declino economico con effetti preoccupanti anche per l'intera Vallagarina.
    Se già Venezia aveva contribuito nel passato a determinare la trasformazione del modesto borgo medioevale di Rovereto in quella che Michele Angelo Mariani definì nella metà del XVII secolo la più importante città industriale del Tirolo e la seconda per le fiere dopo Bolzano si può immaginare che la nuova strada proveniente da est lungo la direttrice di Venezia possa ancora, incrociando con Rovereto, cambiare nuovamente e favorevolmente il destino futuro di quest'ultima città.
    Se poi vogliamo proprio fare i conti della serva Rovereto e la Vallagarina con lo svincolo autostradale europeo della Valdastico avrebbe tutto e tanto da guadagnarci. In primo luogo si creerebbero le condizioni ideali per una sede logistica verso i mercati del Nord Europa, occasione questa che innescherebbe in modo esponenziale un indotto economico occupazionale di straordinario valore aprendo al contempo a sviluppi rilevanti anche nel settore turistico e culturale. Non solo, ma al pari di quanto emerso recentemente a Lavis con la richiesta di compensazione per il passaggio della ferrovia dell'alta capacità e velocità, Rovereto potrebbe ben richiedere alla Serenissima una forte compensazione di investimenti sul territorio.
    A ben vedere quindi, negare ulteriormente questa eccezionale opportunità oltre a inibire un futuro alle generazioni più giovani si rivelerebbe oltremodo masochistico e autolesionistico.


    Mariano Giordani
    Già sindaco di Villa Lagarina

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