Il Blog di Diego Mosna

  • Diego Mosna

    02 febbraio 2014

    Il Blog di Diego Mosna

    Commenta

    Mi inserisco nel dibattito aperto dalla riflessione proposta dal prof. Toniatti sul Corriere del Trentino di sabato in merito all’esigenza, che condivido pienamente, di ripensare il ruolo del Consiglio provinciale, nella scia della positiva reazione giustamente espressa il giorno dopo dal presidente Dorigatti. Pur con alcune distinzioni dovute alla mia diversa sensibilità politica, anch’io come Dorigatti credo che il ruolo del Consiglio oggi non possa essere né passivo né subordinato a quello della Giunta, ma fortemente propositivo e impegnato ad indicare all’autonomia prospettive e linee di sviluppo per il futuro. Diversamente, l’assemblea legislativa che già oggi svolge una funzione di secondo piano, è destinata a un’inesorabile deriva. Senza una svolta seria e senza una strategia, la democrazia rappresentata e incarnata dal Consiglio, apparirà sempre più un peso anziché una risorsa rispetto al decisionismo di un governatore eletto direttamente dal popolo e quindi in grado di intervenire presto e incisivamente su ogni questione.

    Non a caso, già nella scorsa legislatura l’urgenza pressante affermatasi nell’opinione pubblica di tagliare i costi della politica, ha identificato nel Consiglio provinciale il bersaglio preferito, additato come il responsabile degli sprechi da rimuovere (indennità eccessive, spese dei gruppi, ecc.). È invece evidente che non l’organo legislativo, bensì quello esecutivo dispone di tutte (tutte) le risorse dell’autonomia, riservate annualmente solo in minima parte al funzionamento dell’assemblea consiliare. Il bilancio di “Palazzo Trentini” è enormemente inferiore e neppure paragonabile a quello della “Provincia” (con sede in piazza Dante 15), di cui il Consiglio – è il caso di ricordarlo – non è affatto parte integrante, ma un piccolo e autonomo ente collegato. Dunque, dando per acquisita la necessità di ridurre realmente i costi della politica, a ciò doveva essere chiamata soprattutto la Giunta, che può esercitare margini di discrezionalità capaci di generare risparmi anche significativi nell’utilizzo delle risorse finanziarie della Provincia. Ciò non significa negare che anche il Consiglio provinciale, doverosamente esposto al controllo dell’opinione pubblica, possa e debba contribuire, come ha già fatto, al contenimento della spesa. Ma in proporzione alle dotazioni che gli sono assegnate. Altrimenti, indebolendo il livello legislativo, si impoveriscono sia la democrazia come forma di governo della cosa pubblica, sia l’autonomia come capacità di un popolo di scrivere, attraverso i propri rappresentanti, le regole che devono fondare il proprio sviluppo futuro. Ciò comporta, in una fase politica segnata da una contrazione delle risorse, il rischio che un esasperato pragmatismo spinga l’organo legislativo verso la marginalità e, in ultima analisi, l’inutilità, contraddicendone la centralità sancita dallo Statuto e la funzione di elaborazione di una cultura e di una pratica legislative che siano in grado di rafforzare il livello di legittimazione della nostra autonomia. E ciò, per di più, nel momento in cui tale autonomia viene sottoposta ad attacchi mediatici che puntano a minarne, seppure maldestramente, proprio le basi di legittimazione. Penso che queste considerazioni rafforzino il ragionamento del prof. Toniatti in merito alla responsabilità nuova e costruttiva che il Consiglio provinciale ha oggi la possibilità e, secondo me, anche il dovere di assumere. Dobbiamo superare l’idea che l’assemblea legislativa costituisca un onere e quasi una zavorra del sistema politico, legittimandone la funzione di motore indispensabile per individuare percorsi di crescita da offrire al Trentino e al consolidamento dell’autonomia, della Provincia e della Regione.

    Ho dedicato uno dei miei primi interventi in aula all’enorme bisogno del Consiglio di investire in conoscenza. Ho detto in sostanza che, senza una conoscenza approfondita e puntuale della realtà, dei problemi, delle potenzialità di una comunità e di un territorio, l’organo legislativo non può fare politica. Le dotazioni di cui oggi dispongono i consiglieri provinciali (ad esclusione, ovviamente, di quelli che siedono nella Giunta) non consentono loro di acquisire conoscenze adeguate per esercitare un ruolo propositivo e non limitarsi ad avallare o a controllare l’attività dell’esecutivo. È difficile, se non impossibile, per un semplice consigliere, ma anche per gli stessi gruppi consiliari, esercitare un ruolo di impulso e proposta - ideando iniziative lungimiranti e arrivando a formulare disegni di legge innovativi e tali da rispondere alle vere istanze della nostra comunità - in assenza di dati, informazioni fondate, ricerche mirate ed elementi precisi sui quali riflettere, da elaborare e da cui trarre progetti politici argomentati, credibili e condivisibili per i nostri territori, soprattutto per chi li abita. Per colmare questo deficit di conoscenza,  ho suggerito di creare all’interno dell’assemblea legislativa un punto di ricerca, di raccolta, analisi e sintesi di conoscenze relative ai temi di maggior interesse per il Trentino, da mettere poi a disposizione dei consiglieri perché possano produrre atti politici all’altezza del loro compito. I contenuti di questo lavoro di approfondimento dovranno riguardare sicuramente i temi segnalati dal prof. Toniatti, come il regionalismo in Italia e in Europa, il rapporto delle autonomie speciali con il territorio alpino, la questione delle minoranze etnico-linguistiche e delle identità, i rapporti tra pubblico e privato, la sussidiarietà, la solidarietà intergenerazionale. Mi permetto però di aggiungere che andrebbero studiati dal Consiglio provinciale, con uno sguardo non superficiale, i problemi economici e finanziari, del credito e delle imprese, e più in generale dello sviluppo di quest’area regionale, perché solo se matureremo una strategia politica chiara su questi aspetti eviteremo di rimanere succubi dei diktat di uno Stato e di un’Unione Europea non certo amici della nostra autonomia.

     

    Diego Mosna

0 Commenti

Inserisci il tuo commento







Il Blog di Diego Mosna è un sito web aperto a vostra disposizione, è creato per confrontarsi direttamente. I commenti prima di essere pubblicati sono vagliati dal moderatore che si riserva la messa online.

Non verranno pubblicati:

  • messaggi non inerenti al post principale
  • messaggi privi di indirizzo email
  • messaggi anonimi (cioè senza nome e cognome)
  • messaggi pubblicitari
  • messaggi con linguaggio offensivo
  • messaggi che contengono turpiloquio
  • messaggi con contenuto razzista o sessista
  • messaggi il cui contenuto costituisce una violazione delle leggi italiane (istigazione a delinquere o alla violenza, diffamazione, ecc.)

Non è possibile copiare e incollare commenti di altri nel proprio.
Per rispondere ad un commento è necessario utilizzare la funzione "Rispondi al commento"

Comunque il proprietario del blog potrà in qualsiasi momento, a suo insindacabile giudizio, cancellare i messaggi.
In ogni caso il proprietario del blog non potrà essere ritenuto responsabile per eventuali messaggi lesivi di diritti di terzi.

La lunghezza massima dei commenti è di 2000 caratteri
Se hai dei dubbi contattaci.


Informativa Privacy (art.13 D.Lgs. 196/2003): i dati che i partecipanti al Blog inseriscono all’atto della loro iscrizione sono limitati all’ indirizzo e-mail e sono obbligatori al fine di ricevere la notifica di pubblicazione di un post.
Per poter postare un commento invece, oltre all’email, è richiesto l’inserimento di nome e cognome. Nome e cognome vengono pubblicati - e, quindi, diffusi - sul Web unitamente al commento postato dall’utente, l’indirizzo e-mail viene utilizzato esclusivamente per l’invio delle news del sito. Le opinioni ed i commenti postati dagli utenti e le informazioni e dati in esso contenuti non saranno destinati ad altro scopo che alla loro pubblicazione sul Blog; in particolare, non ne è prevista l’aggregazione o selezione in specifiche banche dati. Eventuali trattamenti a fini statistici che in futuro possa essere intenzione del sito eseguire saranno condotti esclusivamente su base anonima. Mentre la diffusione dei dati anagrafici dell’utente e di quelli rilevabili dai commenti postati deve intendersi direttamente attribuita alla iniziativa dell’utente medesimo, garantiamo che nessuna altra ipotesi di trasmissione o  diffusione degli stessi è, dunque, prevista. In ogni caso, l’utente ha in ogni momento la possibilità di esercitare i diritti di cui all’ art. 7 del D.Lgs. 196/2003.
Titolare del trattamento ai sensi della normativa vigente è Diego Mosna.

Eventi & News

vedi tutto+

Post recenti

Iscrizione alla newsletter