Il Blog di Diego Mosna

  • Diego Mosna

    24 settembre 2013

    Il Blog di Diego Mosna

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    Ecco altre risposte alle domande che mi vengono poste ogni settimana sui vari Social Network. Sono sunti su cui andrebbe ovviamente fatto un approfondimento specifico ed allargato. Rinnovo il ringraziamento per l'attenzione e la disponibilità a offrire il mio punto di vista su qualsiasi questione mi sottoporrete.

    La risposta ad Alessandro Apolloni (da Twitter)
    Lei appoggia in tutto il ʺdocumento degli industriali per le elezioni provinciali 2013ʺ?
    “Sì, lo appoggio interamente”.

    La risposta a Publio Magri (da Twitter)
    Mi scusi, perchè la Provincia dà permessi di soggiorno per raccolta, vendemmia e alberghiero quando ci sono un sacco di disoccupati?
    Credo che i permessi di soggiorno vengano rilasciati su richiesta degli interessati e delle  stesse realtà che necessitano di manodopera per le raccolta frutta o per il settore alberghiero nei periodi di alta stagione. Credo anche che molti disoccupati non siano interessati a quel tipo di lavoro”.

    La risposta a Andrea Mattalia (via Facebook)
    Buongiorno! Quali saranno le sue linee guida sulla viabilità in Trentino? Treni o tunnel stradali, Valdastico e/o completamento Valsugana? Grazie

    “Buongiorno. La Valdastico è un’opera che, come ho avuto modo di dire, non è a costo esclusivo della PAT. Dal punto di vista ambientale è notevolmente più conveniente di una trasformazione della statale della Valsugana”.

    La risposta a Paola Bertotti (via Facebook)
    Signor Mosna, che aiuti avete in mente di dare ai giovani, agli artigiani? Ho visto che ha incontrato gli industriali ma, visto che l'industria in Trentino è nettamente inferiore agli impiegati in aziende artigiane medio piccole, qual è il suo piano di azione?
    Premesso che le priorità è l’occupazione - e che quindi qualsiasi tipo di attività artigianale e commerciale, di servizi e /o industriale avrà la massima attenzione della futura giunta - , sono convinto che in futuro la prevalenza dell’occupazione verrà dalle piccole medie aziende e non dalle grandi. Per tale motivo tutti gli sforzi dovranno essere rivolti ad attrarre nuove attività ad alto valore aggiunto, di moderna tecnologia e naturalmente a basso impatto ambientale. Per far questo vi sono due strade. Innanzitutto la semplificazione drastica delle procedure di avviamento di una attività per gli imprenditori residenti, prevedendo un tutoring amministrativo e finanziario finalizzato al decollo. In secondo luogo  andrà selezionata una task force da dedicare alla ricerca all’estero, partendo dai paesi confinanti, proponendo i vantaggi della nostra legge che favorisce e che favorirà i nuovi insediamenti e le risorse dedicate alla ricerca e sviluppo”.

    La risposta a Daniel Garzotto (via messaggio privato su Facebook)
    Salve. Da veneto volevo sapere qual è la sua posizione sulla Valdastico e sul tunnel del Tenna (si farà?). Grazie per la gentile risposta.
    Ripeto quanto detto sopra: il collegamento della Valdastico è sicuramente un’opera da favorire e non da ostacolare, non solo per i motivi elencati ma anche perché aiuterebbe un interscambio fra le regioni del nord est, compresi i flussi turistici, con conseguenti benefici ad un settore per noi di vitale importanza. Sul tunnel di Tenna sinceramente devo documentarmi; Le saprò dire a breve”.

    Le risposte a Alessio Hueller (via Facebook)
    1)
    La ditta Diatec presieduta dal magnifico presidente non è una partecipata della provincia??? Non diventerebbe un conflitto di interessi se tale presidente si presentasse in politica?
    “Ho già avuto modo di spiegare in altre occasioni che la partecipazione è già stata contrattualmente riacquistata con pagamento differito che terminerà fra poco più di un anno. Il conflitto di interessi non esisterà in quanto non sarò più amministratore della Diatec”.

    2) Non è vero niente che un anziano abbia esperienza sulle questioni giovanili: ricordo che quando mosna era giovane i problemi dei giovani erano altri. Solo un giovane sa i problemi della propria categoria, come io non posso sapere i problemi reali del mondo degli anziani.
    “Questa è una sua opinione. E’ assolutamente fisiologico che fra generazioni diverse vi siano idee e punti di vista non convergenti. Penso che la mia generazione abbia il compito, o meglio il dovere, anche di ascoltare e quindi tradurre e rispondere alle richieste che vengono dai giovani, anche perché ha certamente compiuto errori importantissimi di adattamento alla realtà che cambiava, e in termini di progettualità di lungo periodo. Non va però dimenticato che l’equilibrio si potrà trovare quando anche i giovani, cresciuti nel periodo dei diritti, entreranno ad “immischiarsi” nella Società Civile e comprenderanno con pienezza che all’interno di quest’ultima  esiste un ventaglio di doveri irrimandabili. Doveri che la mia generazione (che si badi , non è né migliore né peggiore della precedente) ha vissuto direi con molta più soggezione, mentre per quanto riguarda gran parte dei diritti è cresciuta nella convinzione di doverseli guadagnare".

    Diego Mosna

    (2 – continua)

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