Il Blog di Diego Mosna

  • Diego Mosna

    16 luglio 2014

    Il Blog di Diego Mosna

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    Nei suoi tre lustri di storia la Trentino Volley ha ritirato ufficialmente solo una maglia. Di campioni ne sono passati tanti per il PalaTrento: Bernardi, Sartoretti, Tofoli, Savani, Winiarski, Juantorena, Raphael, Bari, Stokr giusto per citarne alcuni ma solo Matey Kaziyski ha lasciato una tale impronta sulla nostra Società e Comunità da meritare, a mio modesto parere, che nessun altro potesse in seguito vestire il numero uno, il suo numero. Presi io stesso quella decisione il primo luglio 2013, quando il campione più amato dai nostri tifosi e più decisivo di sempre mi rivelò la sua intenzione di emigrare all’estero. Quella divisa poteva essere solo sua.

    Sono partito da questa premessa per spiegare in maniera più precisa quanto sia grande l’orgoglio di poterlo, a distanza di appena dodici mesi, riabbracciare ed accogliere nuovamente a Trento. La Città ha di nuovo il suo simbolo sportivo: abbiamo ufficializzato il suo ritorno proprio oggi. Non lo nascondo: è un giorno importante, che a livello di emozioni mi riporta al 18 settembre 2007 quando presentammo Kaziyski per la prima volta dal vivo al suo nuovo pubblico in Piazza Duomo. Fu accolto da centinaia di tifosi e da un affetto unico, giustificato dal fatto che fosse il primo a credere di poter aprire un ciclo vincente a Trento che prima di allora non aveva vinto nulla. Da quel giorno Matey e la Società sono stati una cosa sola per sei splendide stagioni e da oggi torneranno ad esserlo nuovamente. Sono quindi fra i più felici per il suo ritorno, che è importante tanto a livello di immagine quanto a livello sportivo perché, non dimentichiamolo, Kaziyski è un numero uno assoluto della pallavolo. E non solo perché ha scelto proprio quel numero di maglia.

    Un esempio? Per tornare a Trento ha deciso di abbassarsi il contratto, sposando pienamente il nuovo progetto che vuole rilanciare il volley in città dopo una stagione altalenante. Sapere di poter contare su persone di questo spessore mi rende stranamente tranquillo ma mi spinge anche a credere sempre di più in questa rinascita, che ha ritrovato altri due grandi interpreti del recente e glorioso passato come Stoytchev e Zygadlo. Anche l’allenatore bulgaro e il palleggiatore polacco, nei loro ruoli, sono dei numeri uno. Il mio auspicio è che con questi tre, ma anche con le conferme degli azzurri Birarelli, Lanza, Fedrizzi, con l’esplosione di Solé e Nemec e con l’entusiasmo e le nuove idee che Bruno Da Re sta portando in Società i tifosi possano riappropriarsi del PalaTrento e rispolverare la loro antica passione. Ad ottobre non si partirà coi favori del pronostico ma il percorso da compiere per arrivare in alto, seppur lungo e costellato di ostacoli, sarà ancora più stimolante ed avvincente. Riproviamoci tutti assieme.

    Dopo Kaziyski aspetto quindi che altri “numeri uno” tornino a vestire la maglia della Trentino Volley. Non in campo, ma sugli spalti del PalaTrento.

     

    Diego Mosna

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